venerdì 22 luglio 2011

Provincia di Ferrara

Presso la Provincia di Ferrara, che è ente certificato EMAS, è in corso l'elaborazione del Piano Energetico Provinciale. Seppur in regime di carenza di risorse (il piano è elaborato con sole risorse interne), l'obiettivo è presentare il documento preliminare entro la fine del 2011. L'attività è in capo alla struttura tecnica deputata (pianificazione territoriale, mobilità e energia).

In parallelo presso il settore ambiente è in corso la stesura del piano clima locale, di cui agli specifici finanziamenti regionali. La concomitanza temporale delle due iniziative è utilissima per garantire la coerenza dei due strumenti.

Patrimonio immobiliare
La Provincia ha coordinato la partecipazione dei comuni del territorio al bando 500TEP, definendo un piano di interventi complessivo per oltre 10M€.

L'efficientamento energetico per patrimonio immobiliare è eseguito in economia dal settore lavori pubblici che ne ha in carico la gestione operativa.  Su tale patrimonio sono stati individuate le coperture sulle quali concedere il diritto di superficie per l'installazione del fotovoltaico. E' in corso la graduale installazione

Catasto impianti termici
E' stato informatizzato da tempo il sistema con un sw ad hoc. Oggi sono più di 80mila gli impianti censiti su un totale complessivo stimato di meno di 90mila.
Sulle autocertificazioni vengono eseguiti controlli formali e segnalati ai comuni le situazioni pericolose. Di tali segnalazioni viene tenuta traccia. Si riscontra la difficoltà (diffusa su tutto il territorio) ad effettuare il data entry dei modelli 10 e 11. Sono in corso azioni per ridurre tali difficoltà, integrando l'organico dell'ufficio. E' stata fatta una stima sui tempi necessari ad effettuare l'operazione: c.ca 6 minuti a modulo, che significa che è necessario poco più di un anno uomo per garantire che l'intero flusso di modelli in arrivo sia smaltito.
I bollini venduti (a 5€) ogni anno è poco meno di 30mila, importo che sostiene le attività di controllo amministrativo e on-site (esternalizzato) a campione o sugli impianti che evidenziano criticità.
La dematerializzazione dei modelli 10 e 11 (in sperimentazione attualmente a Parma)è vista ovviamente come una occasione da non perdere, unitamente alla possibilità di accedere telematicamente alle dichiarazioni di conformità.

Bollino blu auto
Interessante l'esperienza, già avviata con successo, di dematerializzazione del bollino blu delle auto, che consente di efficientare i processi interni e che ha trovato consenso presso gli oltre 200 operatori anche grazie ad un piccolo incentivo economico sul costo del bollino.

Requisiti energetici edilizia privata
E' in corso di definizione una azione specifica per favorire, sul territorio provinciale la regolamentazione dei requisiti energetici degli edifici. Particolare attenzione viene data alle attività di controllo degli interventi in corso d'opera: il vero nodo nevralgico per garantire efficacia a qualsiasi regola in un campo ancora molto innovativo per l'intera filiera edilizia. Su tale argomento, controlli e verifiche, viene segnalata l'opportunità di azioni formative rivolte ai tecnici comunali. Infatti, il regime regionale di autocertificazione, che sposta l'assunzione di responsabilità verso un soggetto terzo rispetto a Amministrazione e costruttore/proprietario,  va affianco da opportune azioni di controllo, in assenza della quali il rischio di certificazioni non corrette è elevato. A rimetterci è chi compra casa, la collettività che non vede ridotti gli impatti ambientali come atteso, e la pubblica amministrazione che non riesce a garantire le pari opportunità.
La prevista prossima revisione della D.R 156/2008 e il suo auspicabile percorso partecipato potrebbe essere l'ambito dove trovare un adeguata soluzione a tali criticità.

KiloWattene - Comune di Bologna e Enea

Tra le azioni pubbliche per creare consapevolezza nella collettività va sicuramente segnalata l'iniziativa di Comune di Bologna ed Enea denominata KiloWattene, finalizzata a definire un metodo per analizzare i consumi domestici.

Tra il materiale disponibile nella essenziale pagina dedicata al progetto segnaliamo questi elementi:
  • il foglio di calcolo, con relative ed esaustive istruzioni, a disposizione di chiunque per fare il proprio inventario dei consumi e analizzarne le potenziali forme di risparmio. Molto dettagliato ma proprio per questo utile a fare un ragionamento complessivo, in modo da concentrare l'attenzione là dove c'è realmente margine di intervento 
  • una presentazione che fornisce il quadro complessivo e le motivazioni, di cui citiamo una slide (la numero 9) sulle necessità di sfatare false credenze (es: è FALSO che un piano cottura a induzione fa risparmiare rispetto a uno a gas, è FALSO che una TV vecchia di 10 anni consumi di più di una nuova...)
  • il rapporto tecnico-scientifico che fornisce approfondimenti    
Il progetto ha avuto anche una certa eco sul web e su alcune testate specializzate, ma va usata meglio la rete per diffonderlo.

Si tratta di una iniziativa sicuramente da valorizzare all'interno di tutti gli sportelli energia diffusi sul territorio regionale e con la quale si possono costruire azioni di formazione nelle scuole, concorsi della durata di un anno scolastico su chi ha risparmiato di più.... In rete ci sono tante risorse analoghe, ma pare opportuno capitalizzare su questa che è stata fatta sul nostro territorio con un ente (Enea) autorevole e  deputato istituzionalmente a trattare la materia energetica. Può sembrare complesso, ma lo è il problema. Un problema complesso lo si risolve solo comprendendone tutti gli aspetti: non c'è la bacchetta magica.

Comune di Modena - Piano di azione del patto dei sindaci

Approvato pochi giorni fa il piano di azione per l'energia sostenibile (PAES) del Comune di Modena.
E' il secondo capoluogo della regione a definire il piano di azione (dopo Cesena) e porta a 13 il numero dei comuni della Provincia di Modena che hanno definito il piano previsto dal patto dei sindaci.

Dal comunicato stampa la sintesi e i numeri:
50 azioni articolate in 4 aree di intervento:

  • città risparmiosa ed efficiente
  • città che si muove meglio
  • città solare ad energia diffusa
  • città inclusiva che cresce e cambia in modo sostenibile
83 M€ gli investimenti stimati per la realizzazione delle azioni pubbliche e private individuate dal piano. Che si pagano in buona parte con la riduzione dei costi della bolletta energetica.

Per approfondimenti la presentazione sintetica e il documento completo del PAES del Comune di Modena 

Comune di Faenza - Impianti termici

Una analisi qualitativa e quantitativa degli effetti delle attività di controllo degli impianti termici privati effettuata da Comune di Faenza. Anche se datata 2008 è significativa perché fornisce una quantificazione dei benefici indotti da una sana governance delle attività previste dalla legge.

Elementi essenziali:

  • costituzione catasto (è la cosa più difficile, ma è fattibile!)
  • ricerca inadempienti (non solo controlli sulle autodichiarazioni)   
Risultati numerici: 
  • progressivo adeguamento degli inadempienti (e evidenziazione di situazioni non sanabili per vetustà degli impianti o per degrado economico-sociale)
  • 5% di consumi in meno anno su anno (il dato proviene da qui, pag. 9)
Una considerazione: se il 5% di risparmio fosse confermato sull'intero livello regionale si può stimare un contributo complessivo di riduzione delle emissioni di CO2 pari al 10% dell'obiettivo totale di riduzione del Piano Triennale 2011-2013 di attuazione del Piano Energetico Regionale. Ovvero il 20% dell'obiettivo di riduzione dei consumi sul residenziale. (il calcolo è in corso di verifica, non appena disponibili saranno pubblicati i dati).   

In conclusione il bilancio sociale ed ambientale fatto dal Comune di Faenza è (penultima slide):
  • rinnovo degli impianti
  • miglioramento della sicurezza
  • incremento del lavoro degli operatori della termoidraulica
  • diminuzione dei consumi quindi:
    • diminuzione dei costi per i consumatori
    • diminuzione del consumo di combustibili fossili
    • diminuzione delle emissioni CO2 e polveri 

venerdì 15 luglio 2011

Patto dei sindaci della Provincia di Modena

La Provincia di Modena si è qualificata come struttura di supporto per il patto dei sindaci.

In questo ruolo ha creato consapevolezza tra gli amministratori del territorio e portato già 20 comuni ad aderire al patto. Per l'adesione è disponibile una convenzione tra provincia, comune aderente e AESS (Agenzia per l'energia) che consente di dare rapida attuazione alla stesura del PAES (piani di Azione per l'Energia Sostenibile) che costituiscono il secondo passo nel percorso previsto dal patto.

Infatti sono già 13 i comuni che hanno redatto il PAES, tra cui il capoluogo.

Nel sito del Club Patto dei Sindaci (una community locale utile per sviluppare senso di appartenenza) tutte sono indicate le azioni definite dai singoli comuni nei PAES (in corso di aggiornamento per quanto riguarda i soci più recenti del club). La pubblicazione strutturata delle azioni previste dai PAES è, nell'ottica dell'open data, un modo per sollecitare il mercato a definire proposte migliorative di tali azioni e generare competitività positiva.

Uno stralcio delle azioni sugli edifici pubblici previste dai PAES dei singoli comuni e dal Piano Energetico della Provincia di Modena, ha consentito di definire un piano di interventi di Efficientamento Energetico per oltre 50M€, per il quale si spera di potere attivare un finanziamento europeo di oltre 1M€ a copertura delle attività di assistenza tecnica (audit energetici, progettazione interventi, predisposizione capitolati, controllo cantieri, monitoraggio risultati).

Un successo evidente per un sistema territoriale che si sta muovendo velocemente e con grande compattezza, offrendo significative opportunità di sviluppo del mercato.
Un'altra importante esperienza da cui trarre utili indicazioni sui percorsi da attuare in altri territori della regione.

Efficienza energetica edifici pubblici - linee guida Cresme

Sul sito del Programma Operativo Interregionale sull'energia (poienergia), che interviene sull'area delle regioni obiettivo convergenza (Sicilia, Calabria, Campania e Puglia) c'è un interessante e corposo studio del Cresme sul Miglioramento dell'Efficienza Energetica negli edifici pubblici [nello zip la parte interessante è il Volume I - Lo Studio]. La data è maggio 2011.

Sono 200 pagine, ma saltando le sezioni specifiche per le 4 Regioni citate (gli interventi di miglioramento dell'EE risentono della Zona Climatica), contiene molti paragrafi interessanti di validità generale ed esempi in atto in europa (e oltre). Particolarmente ampia la sezione dedicata alle ESCO e

Riporto qui alcuni stralci orientati ad inquadrare l'argomento (click sul singolo stralcio per ingrandire)

pagina 55:



pagina 31:



pagina 26:

martedì 12 luglio 2011

Solare Termico - sempre di più

Non si tratta di una iniziativa diretta degli enti locali, ma di una delle multiutilty più grandi del territorio regionale, che sta valutando il potenziamento dell'impianto di teleriscaldamento di Ferrara, ora prevalentemente geotermico, con una logica di sistema energetico integrato tramite l'installazione di 2MWt di pannelli solari termici.
Questo avviene nell'ambito del progetto europeo SDH (Solar District Heating) Take off (programma IEE Intelligent Energy Europe) che vede la partecipazione dell'Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU), di cui HERA fa parte e di Ambiente Italia.

Alcune note extra-territoriali prese da una notizia di stampa specializzata:
il solare termico sta aumentando l'interesse di molti operatori considerando gli aumenti del costo del gas (+60% nell'ultimo anno).
Si stanno mettendo a punto sistemi per l'immagazinamento del calore di grandi capacità e nuovi contratti commerciali di scambio di calore sul posto: in estate consegni il calore in eccesso che poi prelevi in inverno quando ne hai bisogno.

Se ne parlerà a Ferrara il 29-30 settembre all'expo del geotermico in un workshop dedicato al progetto

sabato 9 luglio 2011

Comune di Bologna - lavori in corso

Le azioni svolte dal comune di Bologna sono tante e farne un report sintetico non è immediato. Ma mentre i lavori sono in corso non vorrei lasciare lo spazio del capoluogo in bianco. E riporto un'esperienza che, pur nel suo piccolo, contiene in sé tutto il senso che si cerca di esprimere con questa attività. Eccola sotto forma di racconto.

Tra le tante tavole che hanno accompagnato l'adozione del nuovo strumento urbanistico comunale, evento epocale per una amministrazione comunale, ce ne era una che riportava sulla cartografia comunale le caldaie ad olio combustibile presso i condomini della città. Un'informazione come un'altra, esposta al pubblico per legge in quanto parte integrante del quadro conoscitivo che sta alla base dello strumento urbanistico.

Un impiantista l'ha scovata, immagino per puro caso, e ci ha costruito un piano di marketing. Mesi dopo ha ringraziato il Comune di tanta lungimiranza: le sue azioni mirate sono state un successo, con due conti veloci era facile convincere un'intera assemblea di condominio! L'inconsapevole dirigente che ha voluto che la mappa fosse fatta ha incassato l'inatteso (e sempre più raro) complimento.

Vogliamo chiamarlo open data? Vogliamo chiamarlo trasparenza? Vogliamo chiamarlo: se-la-collettività-paga-per-raccogliere-informazioni-queste-devono-ritornare-alla-collettività-perché-se-vengono-chiuse-in-un- cassetto-è-un-furto?

La mappa è stata fatta per fare ragionamenti di un tipo. La legge ha imposto di pubblicarla. Casualmente un operatore economico ha trovato l'informazione e l'ha usata per tutt'altro scopo. Questo ha generato lavoro e reddito, fatto risparmiare molte famiglie, diminuito (e di molto) co2, polveri sottili e altre amenità varie contribuendo a migliorare l'aria che si respira in città a Bologna.

La morale: il mix di informazioni disponibili e intelligenze genera, senza sforzo diretto dell'amministrazione, un valore che è impossibile (o enormemente costoso) creare in altro modo.
Lo dice la commissione europea da tempo, si sono scritti centinai di libri e migliaia di pagine web, ma questa è la dimostrazione più immediata e concreta che io conosca.

...se quella mappa non veniva pubblicata oggi ci sarebbero ancora caldaie a gasolio in città a Bologna....

giovedì 7 luglio 2011

Bologna ha un nuovo gestore per il servizio illuminazione pubblica

Nel mese di giugno si è conclusa la procedura di gara per l'affidamento dei servizi di "gestione degli impianti di illuminazione pubblica e semaforici e degli impianti tecnologici del tunnel Ravone".

Il contratto è stato affidato CITELUM S.A.- Capogruppo ATI con CPL CONCORDIA.
Sembra già risolta positivamente la vertenza sindacale che coinvolgeva i 17 lavoratori impegnati con il precedente gestore.

Alcuni dati e informazioni:
dall'avviso di aggiudicazione si evidenzia un ribasso economico per la gestione ordinaria (che comprende fornitura energia e manutenzione impianti) pari al 6,6% sull'importo a base d'asta (9,7 + IVA M€ per 2 anni), pari a c.ca 380K€/anno.
La quota di interventi "su richiesta" prevista dal bando appare residuale (100K€), ma dall'atto commissariale di impegno di spesa si deduce che il contratto è congegnato in modo che la quota di interventi "su richiesta" possa essere estesa in base alle risorse disponibili anno per anno.
Esiste quindi un margine contrattuale per la definizione di interventi di efficientamento energetico, la cui attuazione è legata alla capacità di investimento dell'amministrazione e quindi soggetta ai vincoli del patto di stabilità.
Oltre alla componente economica il primo risultato immediato e visibile per la città è il ripristino di accensioni notturne che la gestione commissariale aveva soppresso negli ultimi mesi del 2010.

mercoledì 6 luglio 2011

Energie per la città spa - Cesena

Le ragioni, il percorso e la strategia che hanno portato il Comune di Cesena alla costituzione di una società concentrata sulla realizzazione di interventi energetici sono state descritte nella scheda del Comune di Cesena.

Qui riportiamo i dati essenziali:
SpA, 100% Comune di Cesena, 800K€ capitale sociale, ESCO, struttura tecnica di 5 persone provenienti dal settore lavori pubblici del comune con esperienza specifica in campo energetico. Nasce nel gennaio 2011.

Questo il quadro dei progetti attivi in capo alla società, segue una veloce disamina di ognuno

Le prime azioni attuate riguardano la riduzione "veloce" della bolletta energetica degli oltre 170 edifici comunali. Già le prime azioni su circa 1/3 degli impianti hanno consentito di liberara una significativa quota di risorse sulla spesa corrente (oltre 100K€). L'aspetto interessante (e strategicamente condivisibile) del progetto è la connessione degli impianti termici (per controllo, regolazione e sensori) alla rete telematica. Il nome del progetto è infatti caldaie in rete, e la sua attuazione conforta la necessità strategica di una convergenza sempre maggiore tra i servizi energetici e quelli telematici: una progettazione, una spesa per la realizzazione e diversi obiettivi raggiunti (razionalizzazione dei costi di connessione, utilizzo della rete per la sicurezza degli edifici, abilitazione dell'edificio ad applicazioni di tele-domotica....). La società poi garantirà la manutenzione globale degli edifici pubblici (impianti, involucro, manutenzioni ordinaria e straordinaria, pronto intervento e continui interventi di efficientamento delle prestazioni energetiche)

Produzione energia
Già attivo inoltre il progetto le scuole del sole, finalizzato alla produzione di energia utilizzando i tetti delle strutture scolastiche. A forte impatto educativo per le future generazioni e le loro famiglie.
Sono allo studio interventi per le APEA del territorio e l'impiego di pensile dei parcheggi.

Progetti Europei - School of the future
Grazie alle competenze professionali in materia di finanziamenti europei dell'assessore allo sviluppo sostenibile del Comune di Cesena non mancano i progetti europei già attivi su cui è impegnata la società
In start-up il progetto finanziato dalla Commissione Europea School of the future, che ha l'obiettivo di realizzare interventi su un edificio scolastico che riducano i consumi energetici del 77% (!!!).
Scopo del progetto è realizzare gli interventi, definire e rendere disponibile un modello replicabile in altri contesti. Cesena è l'unica città italiana ed è il paese più a sud. Il progetto è coordinato dal potente (e competente) istituto di ricerca tedesco Fraunhofer Gesellschaft zur angewandten Forschung e.V. Le aspettative del progetto sono molto interessanti e la partecipazione del Comune di Cesena costituisce una garanzia che le ricadute sul territorio regionale possano essere rapide ed efficaci.

Comune di Cesena

Nel programma di mandato della giunta insediata a Cesena nel 2009 erano già indicate le principali azioni nel campo della sostenibilità ambientale (pag. 5):
  • creazione di una società per l'energia
  • piano energetico comunale
  • PA impatto zero
  • riduzione, riciclo, riuso dei rifiuti
L'avvio delle azioni per la loro attuazione è stato pertanto facilitato dall'elevato grado di condivisione politica e reso possibile dall'incontro della nuova giunta con una struttura tecnico amministrativa sensibile e disponibile al cambiamento.
Si tratta sicuramente di condizioni ideali e non comuni, ma che dimostrano che la consapevolezza è il primo e più importante passo da fare insieme: struttura operativa e amministratori pro-tempore.

Piano energetico comunale (e patto dei sindaci)
L'adesione al patto dei sindaci è stata formalizzata in consiglio comunale, all'unanimità, nel novembre 2009. Nel frattempo sono state avviate le attività per la redazione del piano energetico comunale che è stato adottato nel mese di maggio 2010. Il supporto tecnico alla redazione del bilancio energetico è stato dall'Agenzia per l'energia e lo sviluppo sostenibile di Forlì e Cesena, per la redazione del piano e per il supporto partecipativo ci si è avvalsi di AnataresRomagna Innovazione.

Questa attività ha consentito di sottomettere il piano di azioni (PAES), previsto dal protocollo del patto dei sindaci. Questo fa del Comune di Cesena uno dei pochi comuni italiani che è passato alla seconda fase (la terza è la sottomissione periodica di report di monitoraggio delle azioni).

Il Comune ha anche individuato una alleanza di supporto nella Climate Alliance Italy, che supporta, tra gli altri, il Comune di Bolzano e di Genova (unico comune metropolitano italiano che ha presentato il piano di azioni) e che vede tra i suoi partner anche diversi comuni capoluogo emiliani e la stessa Regione.

Società per l'energia
Per concentrare in un unico punto le forze e le competenze necessarie per l'attuazione delle azioni in capo al Comune è stata costituita, nel gennaio 2011, energie per la città, una spa a socio unico, che, da statuto, è aperta all'ingresso di altri soci pubblici (e solo pubblici).

Lo strumento società pubblica è stato giudicato particolarmente efficace in quanto, pur sottostando alle regole pubbliche, conferisce maggiore snellezza e autonomia alle azioni attuative, eliminando alla base le inefficienze che si possono generare nella più complessa organizzazione comunale dovute ai passaggi tra le diverse funzioni dei settori comunali di staff e di line. Ovviamente, come in tutte le esternalizzazioni, devono essere previsti meccanismi di controllo delle performance e dei livelli di servizio. Meccanismi garantiti dalla funzione di governance dal CdA.

Si tratta quindi di una società in house con un mandato molto preciso: attuazione delle azioni in campo energetico sia per l'efficientamento che per l'autoproduzione. La società si configura come ESCO, e come tale è stata dotata di una capitalizzazione adeguata (800 K€) a sostenere gli investimenti necessari. Alla società sono inoltre stati conferiti in comodato d'uso gratuito i tetti degli edifici scolastici. La struttura tecnica della società è costituita da un ufficio del settore lavori pubblici (4-5 persone) che nel tempo aveva costruito significative competenze in materia energetica.

Un sintetico quadro delle attività della società nella scheda dedicata. Qui riportiamo un dato rilevante: i primi interventi su c.ca 1/3 dei 170 edifici in gestione diretta del Comune hanno generato un risparmio sulla spesa corrente di oltre 100K€/anno. E siamo solo all'inizio.

Mobilità e trasporti
Gli interventi su trasporti e mobilità rimangono in capo al comune: questo consente di fattorizzare il problema e non "appesantire" la società di compiti difficili e sui quali non ha ancora maturato competenze. Quindi della rilevante fetta dei consumi (ed emissioni) dovuti ai trasporti si occupa direttamente l'amministrazione: questa l'attuale articolazione degli interventi in corso.

Rifiuti 
Con un impatto diretto sui consumi energetici vanno classificate anche alcune azioni relative ai rifiuti.
L'amministrazione comunale si è fatta promotrice diretta di diversi progetti che stanno modificando la consapevolezza sul territorio in materia.
La disponibilità sul territorio comunale del biodigestore di romagna compost, ha reso più semplice e facilmente attuabile l'avvio della raccolta dell'organico domiciliare. Tra le azioni promosse già nel 2010 il coinvolgimento dei fornai per la campagna di informazione ed il riutilizzo del sacchetto del pane come contenitore dell'organico.
Sotto il nome 3R (Ridurre, Riutilizzare, Riciclare) vanno tutte le azioni che riguardano le politiche dei rifiuti. In particolare sul tema della riduzione è stato creato un tavolo di lavoro con la GDO, commercianti e associazioni di consumatori per ridurre i rifiuti alla fonte.
Le azioni di riduzione dei rifiuti sono finanziate con dal progetto europeo Zero Trade di cui il comune di Cesena è capofila.

Queste le pagine del sito dell'ammistrazione comunale a tutte le azioni in campo ambientale e alle partecipazioni ai progetti europei del comune di Cesena.