giovedì 22 dicembre 2011

Unione Bassa Romagna: prima unione ad aderire al patto dei sindaci

Nella giunta dell'Unione del 20 dicembre i Sindaci dei 9 comuni dell'Unione Bassa Romagna hanno avviato il processo di adesione al Patto dei Sindaci.

E' la prima unione in Emilia Romagna che aderisce al patto, in coerenza con la strategia di ottimizzazione delle funzioni gestite dai singoli comuni nel passaggio verso una gestione associata.

Grazie allo studio già svolto nei mesi scorsi sul bilancio energetico si presume che il percorso per la redazione dell'inventario delle emissioni (BEI) e del Piano di azione (PAES) si possa concludere entro l'estate.

La dimensione dell'unione (circa 100.000 abitanti con oltre 300 dipendenti diretti + altrettanti dei singoli comuni) garantisce sulla capacità organizzativa di attuare le azioni che saranno definite.


I 9 Comuni dell'Unione Bassa Romagna (RA)
Le regole della Commissione Europea prevedono che il patto sia approvato dal consiglio comunale dei singoli comuni che poi adotterano ognuno il medesimo Piano di azione in Unione.



Al via il processo partecipato per il PAES del Comune di Bologna

Il processo di formazione del PAES del Comune di Bologna recupera i modelli di governance già sperimentati dal Comune con i processi di Urbanistica partecipata e la costruzione del Piano d’Azione Ambientale.
Per avviare il processo è stato redatto il PAES Versione 0, documento che inquadra lo stato dell'arte e l'ambito delle azioni da definire.
Questo l'inventario delle emissioni (al 2005)


Un dato interessante: il consumo medio per il riscaldamento sul territorio è 170 KWh/m2 anno (cioè circa 17 lt petrolio oppure circa 17 mc gas). La normativa attuale prevede un consumo minimo di 90 KWh/m2 anno (in attesa di requisiti più stringenti previsti dalla 31/2010/UE). Quindi ampio spazio di lavoro e grandi possibilità per la filiera edilizia.

In attesa dell'avvio del percorso partecipato questo il materiale del PAES V. 0 di Bologna:
Relazione
Inventario
Ambiti di azione

.


mercoledì 16 novembre 2011

Linee Guida Autorità Vigilanza Contratti Pubblici

Con delibera del 26 ottobre dell'AVCP sono state emanate le linee guida per l'affidamento della realizzazione degli impianti fotovoltaici ed eolici.

Definiscono in maniera esaustiva molti aspetti che ciascuna amministrazione ha affrontato autonomamente in questo ambito e contribuiscono a stabilizzare il quadro normativo anche per gli operatori.

Nella delibera viene inoltre dedicato un paragrafo alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici dove si sancisce che con il meccasnismo del FTT (Finanziamento tramite terzi), quindi con l'intervento delle ESCO: "emerge che la disciplina in commento qualifica espressamente le operazioni finalizzate all’efficienza energetica (tra le quali l’approvvigionamento tramite fonti energetiche rinnovabili) alla stregua di “appalti pubblici” aventi ad oggetto l’affidamento di “servizi energetici”. 

Si tratta di un pronunciamento importante che rafforza ancora di più il ruolo delle ESCO come potente strumento per la realizzazione degli interventi mettendo al riparo gli enti dai vincoli del patto di stabilità.

sabato 5 novembre 2011

Concorso nazionale “Energia sostenibile nelle città”


Quarta edizione del Concorso nazionale “Energia sostenibile nelle città”, lanciato dall’Istituto Nazionale 
di Urbanistica in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Tra i 9 casi selezionati tre casi che riguardano il territorio regionale:
Provincia di Modena: politiche energetiche di area vasta
Comune di Bologna: Riqualificazione ex-mercato ortofrutticolo di Bologna
Comune di Faenza: ecoquartiere in cohousing
Qui le motivazioni.

La premiazione dei vincitori assoluti il 9 novembre a Urbanpromo 2011 - Bologna

venerdì 4 novembre 2011

Sul fotovoltaico

Ancora un argomento di carattere generale, cioè non territoriale: costi e benefici del fotovoltaico. Uno studio importante in quanto esce anche con il marchio di Confindustria e sancisce il sempre più veloce sdoganamento del fotovoltaico nella cultura industriale del nostro paese.

Si tratta di uno studio, condotto ANIE/GIFI  (il GIFI è gruppo di imprese fotovoltaiche che si è costituito all'interno di ANIE -  imprese elettroniche e elettrotecniche - aderente a Confindustria), che contiene dati interessanti e sintetici su questi aspetti:
  • I benefici per l’economia nazionale
    40 miliardi di euro - il 70% del reddito rimane sul territorio nazionale - 18.500 addetti diretti - 100.000 con l'indotto
  • L’impatto del fotovoltaico sulle bollette elettriche
    il costo del fotovoltaico oggi è 1/5 della componente A3 e pesa l'1,5% sulla bolletta. Ogni euro di incentivo erogato produce 10 euro di giro d'affari
  • L’integrazione del fotovoltaico nel mercato elettrico
    Grid parity a partire dal 2013 - nuove tecnologie per gestire l'intermittenza
  • La riduzione del prezzo dell’energia nel mercato elettrico
    abbattimento dei costi sul mercato elettrico (qui una spiegazione non tecnica del fenomeno)
  • Riduzione dell’import di energia elettrica e di fonte primaria fossile
    2 Mtep non comprati all'estero / anno (stima di fine giugno 2011)
  • Le entrate per lo Stato
    il giro d'affari di 40 mld è pari al 2,5% del PIL. Tasse su incentivi e IVA per oltre 4 mld
  • Il contributo del fotovoltaico al raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto
    oggi 6,3 tonnellate di CO2 in meno all'anno. Oggi il debito rispetto ai limiti di Kyoto è pari a 800 milioni di euro e si stima possa arrivare a quasi 2mld a fine 2012
  • Il supporto all’indipendenza dal costo del petrolio
    FV come strategia di welfare per la messa in sicurezza delle famiglie da incrementi del costo delle energie primarie fossili
Questo il testo completo (13 pagine)




lunedì 24 ottobre 2011

Unione dei comuni Valle del Samoggia

L'unione è capofila del progetto europeo ENESCOM. Il progetto, finanziato dal programma Energia Intelligente per l'Europa (EIE) - Comunità Energeticamente Sostenibili (SEC), si è consorziato con altri 4 progetti per la disseminazione di notizie ed informazioni.

Il progetto ha l'obiettivo di accompagnare l'adesione consapevole al patto dei sindaci di almeno 70 municipalità in 11 paesi europei, creando le condizioni per lo start-up di altrettante strutture locali di informazione e supporto alla attuazione delle azioni che assolvano alle funzioni di informazione, supporto alla collettività, energy management delle amministrazioni.

Le singole amministrazioni comunali, nel frattempo, stanno attuando interventi di efficientamento energetico. In particolare a Monteveglio è in corso di costruzione una scuola passiva (certificata casa clima) e un parco delle energie rinnovabili. La notizia dal sole24ore, il bando di gara.

venerdì 21 ottobre 2011

Agroenergie

Un'altro post di carattere generale, ma rilevante per il territorio regionale.
I rapporti tra biomasse e agricoltura sono articolati e complessi. Una loro completa comprensione consente di discernere tra la sostenibilità e la pura speculazione (con tutti i gradi intermedi). Da un lato abbiamo la grande opportunità di impiegare scarti dell'attività agricola e valorizzarli, dall'altro si rischia di rendere l'attività agricola una mera copertura dell'attività di produzione di energia, se non completamente asservita ad essa. Non vanno poi sottovalutate le opportunità da cogliere per la biodiversità, la rotazione colturale e nuove tecniche di coltivazione sostenibili.

E' necessaria la conoscenza (almeno) di tre ingredienti:
1) conoscenze tecniche, dati scientificamente validati
2) esperienze e risultati
3) capacità della filiera agricola di fare rete, tra gli operatori e con la collettività

Viste le caratteristiche di questo blog mi soffermo su esperienze e risultati segnalandone una delle più significative visto il respiro a livello nazionale. Il Progetto Biomasse che coinvolge Ministero agricoltura, conferenza regioni e le tante associazioni della filiera agricola.

Sono disponibili documenti sintetici informativi (per inquadrare ogni ambito) e report sintetici delle esperienze realizzate o monitorate dal progetto (con dati sui costi, Pay Back Time, personale.....).

Nel corso del 2010, proprio a Bologna, c'è stato un seminario di disseminazione dei risultati di progetto: il materiale è tutto disponibile in rete.

Interessante anche il software per la valutazione economica di iniziative energetiche attivabili con biomasse legnose (qui una sua descrizione rapida).

Vista la complessità delle decisioni da prendere nel campo delle agroenergie, forse uno strumento di valutazione oggettivo potrebbe servire a capirsi

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Aggiungo solo un piccolo contributo alla divulgazione di dati e conoscenze tecnico-scientifiche.

Sul sito della regione veneto si trovano molte pubblicazioni, tra cui quelle specifiche per le biomasse.

Un'altra fonte di informazione è l'Agenzia Veneto Agricoltura, con sezioni specifiche per:
legno-energia
biogas-biometano
biocarburanti

Tra i tanti documenti, segnalo lo studio (ITA) del 2006 (David Pimentel - College of Agriculture and Life Sciences - Cornell University -USA) concentrato sulla produzione di etanolo da colture energetiche di cui riporto le sole conclusioni:

"[....]Va sottolineato che mediamente solo lo 0,1% della luce solare incidente al suolo è catturata in forma di biomassa dalle piante. Questo valore è in forte contrasto con l’energia assorbita dai sistemi fotovoltaici, che catturano più del 10% della luce solare, e possono catturare, quindi, circa 100 volte più energia di quella catturata dalle piante.
L’impatto ambientale della produzione di etanolo o biodiesel è enorme: forte erosione del suolo, massiccio uso di fertilizzanti, erbicidi e pesticidi ed un elevatissimo consumo d’acqua. Per ogni litro di etanolo o biodiesel si consumano dai 1.000 ai 2.000 litri di acqua e si emettono 6-12 litri di liquami.
La trasformazione di colture alimentari, come il mais e la soia, per la produzione di carburanti ha anche importanti implicazioni etiche dato che più di 3,7 miliardi di persone al mondo sono malnutrite e in necessità di alimenti.
Più che sui biocombustibili (o biocarburanti), l’attenzione dovrebbe indirizzarsi verso strategie che combinino lo sviluppo di energie veramente rinnovabili, come pannelli e celle solari, o processi di sintesi del metanolo basati su celle solari."

Un contributo divulgativo sul biogas da mais:


giovedì 29 settembre 2011

Comune di Copparo

Il Comune di Copparo ha aderito al patto dei sindaci alla fine del 2010.

Per la redazione del PAES, la cui approvazione è prevista entro un anno dall'adesione, ha scelto di estendere il gruppo di lavoro interno a diversi stackholders in rappresentanza di cittadini, imprese, professioni e loro associazioni del territorio, prevedendo la presenza anche di figure lontane dal territorio, in grado di dare un contributo esterno svincolato da visioni locali. Tra queste ultime è stata invitata ANCI Emilia Romagna che, nel mese di ottobre 2011, parteciperà ai 3 incontri del gruppo di lavoro. Una modalità snella ma efficace e adeguata ad un comune di queste dimensioni (poco più di 17 Kab).

I processi partecipativi, auspicati dalle indicazioni della Commissione, sono previsti sia nella fase di redazione del Piano di Azione, sia nella più difficile fase di attuazione. In questo modo l'impegno, assunto dal Comune, si distribuisce in modo più efficace nella collettività.
Sarà l'occasione per ANCI Emilia Romagna di verificare sul campo l'efficacia e gli effetti del processo partecipativo adottato dal Comune, arricchendo il modello di comportamenti possibili da condivedere con altre amministrazioni che ancora devono iniziare il percorso previsto dal patto dei sindaci
Altre esperienze sul patto dei sindaci raccolte nel corso di questa rilevazione.
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Aggiornamento del 11 novembre 2011
Approvato dal consiglio comunale il Piano di Azione (PAES).
In evidenza nel piano:
  • sfidante l'obiettivo di una riduzione di emissioni di oltre il 35% (tra i più alti nella nostra regione)
  • oltre l'80% di riduzioni sono concentrate su produzione da FER (fonti rinnovabili) quasi totalmente provenienti dall'impiego di biomasse/biogas vista la vocazione agricola del territorio e la volontà di rendere concreto il principio di "energia locale" su cui si basa l'impianto concettuale della pianificazione strategica dell'Amministrazione 
  • non sono valorizzate le azioni sul sistema dei trasporti e dell'edilizia residenziale privata: si tratterebbe di una stima e si è scelto di computarla solo a posteriori 
Tra le azioni da segnalare inoltre la costituzione di una consulta permanente sull'energia e l'ambiente, a cui parteciperanno cittadini e stackholders del territorio.

Questo il quadro delle azioni definite dall'amministrazione del Comune di Copparo.
Click per ingrandire
Da segnalare l'utilizzo del sistema di calcolo delle emissioni derivante dal progetto LAKS. Si tratta della metodologia che sarà promossa da ANCI Emilia Romagna nel corso delle azioni a piano nel corso del 2012 sul sistema dei comuni associati per promuovere e favorire una adesione consapevole al patto dei sindaci.

giovedì 4 agosto 2011

Eolico, sviluppo locale, processi partecipativi

Pubblicato da RSE uno studio che affronta a tutto tondo lo spinoso tema della localizzazione degli impianti eolici.

A pochi giorni dall'emanazione delle linee guida regionali e coscienti che le norme non risolvono il problema (o meglio la necessità) del consenso della comunità locale, il documento ci pare una buona guida alla istruzione e definizione dei processi partecipativi.

E' un tentativo, serio e articolato, di definire azioni e metodi per riuscire a passare dalla sindrome NIMBY a quella IMBY.

lunedì 1 agosto 2011

Piano di azione nazionale per l'efficienza energetica

Novità sul livello nazionale.
Con l'approvazione della conferenza stato regioni si è concluso l'iter di approvazione del piano.
Ora, con circa un mese di ritardo, viene trasmesso a Bruxelles, così come previsto da una direttiva del 2006 (32/06).

I dubbi sono tanti, principalmente legati alla volatilità del contesto normativo (requisiti di legge e incentivi) e sulla coerenza di tale piano con altri già emanati (....).
Il commento del sole24ore e una sintesi giornalistica di un sito specializzato.

Rilevante ai nostri fini è il riconoscimento dell'importanza delle iniziative degli enti locali, esclusi dal piano precedente.
L'obiettivo di risparmio al 2016 è pari al 9% della media 2003-2007. Il metodo di calcolo usato è il medesimo del precedente
Le linee di intervento principali:
  • edilizia
  • certificati bianchi
  • trasporti
  • industria e servizi
In attesa della versione ufficiale, del documento è disponibile una bozza: prima parte - seconda parte.
All'inizio della seconda parte il ruolo degli enti locali.

Queste le osservazioni inviate dal FIRE (Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia) nel (breve) periodo di consultazione pubblica sul documento.

Da segnalare il paragrafo 3.8 (nella seconda parte): Strategia per l'aumento di edifici NZE (Nearly Zero Emission).

venerdì 22 luglio 2011

Provincia di Ferrara

Presso la Provincia di Ferrara, che è ente certificato EMAS, è in corso l'elaborazione del Piano Energetico Provinciale. Seppur in regime di carenza di risorse (il piano è elaborato con sole risorse interne), l'obiettivo è presentare il documento preliminare entro la fine del 2011. L'attività è in capo alla struttura tecnica deputata (pianificazione territoriale, mobilità e energia).

In parallelo presso il settore ambiente è in corso la stesura del piano clima locale, di cui agli specifici finanziamenti regionali. La concomitanza temporale delle due iniziative è utilissima per garantire la coerenza dei due strumenti.

Patrimonio immobiliare
La Provincia ha coordinato la partecipazione dei comuni del territorio al bando 500TEP, definendo un piano di interventi complessivo per oltre 10M€.

L'efficientamento energetico per patrimonio immobiliare è eseguito in economia dal settore lavori pubblici che ne ha in carico la gestione operativa.  Su tale patrimonio sono stati individuate le coperture sulle quali concedere il diritto di superficie per l'installazione del fotovoltaico. E' in corso la graduale installazione

Catasto impianti termici
E' stato informatizzato da tempo il sistema con un sw ad hoc. Oggi sono più di 80mila gli impianti censiti su un totale complessivo stimato di meno di 90mila.
Sulle autocertificazioni vengono eseguiti controlli formali e segnalati ai comuni le situazioni pericolose. Di tali segnalazioni viene tenuta traccia. Si riscontra la difficoltà (diffusa su tutto il territorio) ad effettuare il data entry dei modelli 10 e 11. Sono in corso azioni per ridurre tali difficoltà, integrando l'organico dell'ufficio. E' stata fatta una stima sui tempi necessari ad effettuare l'operazione: c.ca 6 minuti a modulo, che significa che è necessario poco più di un anno uomo per garantire che l'intero flusso di modelli in arrivo sia smaltito.
I bollini venduti (a 5€) ogni anno è poco meno di 30mila, importo che sostiene le attività di controllo amministrativo e on-site (esternalizzato) a campione o sugli impianti che evidenziano criticità.
La dematerializzazione dei modelli 10 e 11 (in sperimentazione attualmente a Parma)è vista ovviamente come una occasione da non perdere, unitamente alla possibilità di accedere telematicamente alle dichiarazioni di conformità.

Bollino blu auto
Interessante l'esperienza, già avviata con successo, di dematerializzazione del bollino blu delle auto, che consente di efficientare i processi interni e che ha trovato consenso presso gli oltre 200 operatori anche grazie ad un piccolo incentivo economico sul costo del bollino.

Requisiti energetici edilizia privata
E' in corso di definizione una azione specifica per favorire, sul territorio provinciale la regolamentazione dei requisiti energetici degli edifici. Particolare attenzione viene data alle attività di controllo degli interventi in corso d'opera: il vero nodo nevralgico per garantire efficacia a qualsiasi regola in un campo ancora molto innovativo per l'intera filiera edilizia. Su tale argomento, controlli e verifiche, viene segnalata l'opportunità di azioni formative rivolte ai tecnici comunali. Infatti, il regime regionale di autocertificazione, che sposta l'assunzione di responsabilità verso un soggetto terzo rispetto a Amministrazione e costruttore/proprietario,  va affianco da opportune azioni di controllo, in assenza della quali il rischio di certificazioni non corrette è elevato. A rimetterci è chi compra casa, la collettività che non vede ridotti gli impatti ambientali come atteso, e la pubblica amministrazione che non riesce a garantire le pari opportunità.
La prevista prossima revisione della D.R 156/2008 e il suo auspicabile percorso partecipato potrebbe essere l'ambito dove trovare un adeguata soluzione a tali criticità.

KiloWattene - Comune di Bologna e Enea

Tra le azioni pubbliche per creare consapevolezza nella collettività va sicuramente segnalata l'iniziativa di Comune di Bologna ed Enea denominata KiloWattene, finalizzata a definire un metodo per analizzare i consumi domestici.

Tra il materiale disponibile nella essenziale pagina dedicata al progetto segnaliamo questi elementi:
  • il foglio di calcolo, con relative ed esaustive istruzioni, a disposizione di chiunque per fare il proprio inventario dei consumi e analizzarne le potenziali forme di risparmio. Molto dettagliato ma proprio per questo utile a fare un ragionamento complessivo, in modo da concentrare l'attenzione là dove c'è realmente margine di intervento 
  • una presentazione che fornisce il quadro complessivo e le motivazioni, di cui citiamo una slide (la numero 9) sulle necessità di sfatare false credenze (es: è FALSO che un piano cottura a induzione fa risparmiare rispetto a uno a gas, è FALSO che una TV vecchia di 10 anni consumi di più di una nuova...)
  • il rapporto tecnico-scientifico che fornisce approfondimenti    
Il progetto ha avuto anche una certa eco sul web e su alcune testate specializzate, ma va usata meglio la rete per diffonderlo.

Si tratta di una iniziativa sicuramente da valorizzare all'interno di tutti gli sportelli energia diffusi sul territorio regionale e con la quale si possono costruire azioni di formazione nelle scuole, concorsi della durata di un anno scolastico su chi ha risparmiato di più.... In rete ci sono tante risorse analoghe, ma pare opportuno capitalizzare su questa che è stata fatta sul nostro territorio con un ente (Enea) autorevole e  deputato istituzionalmente a trattare la materia energetica. Può sembrare complesso, ma lo è il problema. Un problema complesso lo si risolve solo comprendendone tutti gli aspetti: non c'è la bacchetta magica.

Comune di Modena - Piano di azione del patto dei sindaci

Approvato pochi giorni fa il piano di azione per l'energia sostenibile (PAES) del Comune di Modena.
E' il secondo capoluogo della regione a definire il piano di azione (dopo Cesena) e porta a 13 il numero dei comuni della Provincia di Modena che hanno definito il piano previsto dal patto dei sindaci.

Dal comunicato stampa la sintesi e i numeri:
50 azioni articolate in 4 aree di intervento:

  • città risparmiosa ed efficiente
  • città che si muove meglio
  • città solare ad energia diffusa
  • città inclusiva che cresce e cambia in modo sostenibile
83 M€ gli investimenti stimati per la realizzazione delle azioni pubbliche e private individuate dal piano. Che si pagano in buona parte con la riduzione dei costi della bolletta energetica.

Per approfondimenti la presentazione sintetica e il documento completo del PAES del Comune di Modena 

Comune di Faenza - Impianti termici

Una analisi qualitativa e quantitativa degli effetti delle attività di controllo degli impianti termici privati effettuata da Comune di Faenza. Anche se datata 2008 è significativa perché fornisce una quantificazione dei benefici indotti da una sana governance delle attività previste dalla legge.

Elementi essenziali:

  • costituzione catasto (è la cosa più difficile, ma è fattibile!)
  • ricerca inadempienti (non solo controlli sulle autodichiarazioni)   
Risultati numerici: 
  • progressivo adeguamento degli inadempienti (e evidenziazione di situazioni non sanabili per vetustà degli impianti o per degrado economico-sociale)
  • 5% di consumi in meno anno su anno (il dato proviene da qui, pag. 9)
Una considerazione: se il 5% di risparmio fosse confermato sull'intero livello regionale si può stimare un contributo complessivo di riduzione delle emissioni di CO2 pari al 10% dell'obiettivo totale di riduzione del Piano Triennale 2011-2013 di attuazione del Piano Energetico Regionale. Ovvero il 20% dell'obiettivo di riduzione dei consumi sul residenziale. (il calcolo è in corso di verifica, non appena disponibili saranno pubblicati i dati).   

In conclusione il bilancio sociale ed ambientale fatto dal Comune di Faenza è (penultima slide):
  • rinnovo degli impianti
  • miglioramento della sicurezza
  • incremento del lavoro degli operatori della termoidraulica
  • diminuzione dei consumi quindi:
    • diminuzione dei costi per i consumatori
    • diminuzione del consumo di combustibili fossili
    • diminuzione delle emissioni CO2 e polveri 

venerdì 15 luglio 2011

Patto dei sindaci della Provincia di Modena

La Provincia di Modena si è qualificata come struttura di supporto per il patto dei sindaci.

In questo ruolo ha creato consapevolezza tra gli amministratori del territorio e portato già 20 comuni ad aderire al patto. Per l'adesione è disponibile una convenzione tra provincia, comune aderente e AESS (Agenzia per l'energia) che consente di dare rapida attuazione alla stesura del PAES (piani di Azione per l'Energia Sostenibile) che costituiscono il secondo passo nel percorso previsto dal patto.

Infatti sono già 13 i comuni che hanno redatto il PAES, tra cui il capoluogo.

Nel sito del Club Patto dei Sindaci (una community locale utile per sviluppare senso di appartenenza) tutte sono indicate le azioni definite dai singoli comuni nei PAES (in corso di aggiornamento per quanto riguarda i soci più recenti del club). La pubblicazione strutturata delle azioni previste dai PAES è, nell'ottica dell'open data, un modo per sollecitare il mercato a definire proposte migliorative di tali azioni e generare competitività positiva.

Uno stralcio delle azioni sugli edifici pubblici previste dai PAES dei singoli comuni e dal Piano Energetico della Provincia di Modena, ha consentito di definire un piano di interventi di Efficientamento Energetico per oltre 50M€, per il quale si spera di potere attivare un finanziamento europeo di oltre 1M€ a copertura delle attività di assistenza tecnica (audit energetici, progettazione interventi, predisposizione capitolati, controllo cantieri, monitoraggio risultati).

Un successo evidente per un sistema territoriale che si sta muovendo velocemente e con grande compattezza, offrendo significative opportunità di sviluppo del mercato.
Un'altra importante esperienza da cui trarre utili indicazioni sui percorsi da attuare in altri territori della regione.

Efficienza energetica edifici pubblici - linee guida Cresme

Sul sito del Programma Operativo Interregionale sull'energia (poienergia), che interviene sull'area delle regioni obiettivo convergenza (Sicilia, Calabria, Campania e Puglia) c'è un interessante e corposo studio del Cresme sul Miglioramento dell'Efficienza Energetica negli edifici pubblici [nello zip la parte interessante è il Volume I - Lo Studio]. La data è maggio 2011.

Sono 200 pagine, ma saltando le sezioni specifiche per le 4 Regioni citate (gli interventi di miglioramento dell'EE risentono della Zona Climatica), contiene molti paragrafi interessanti di validità generale ed esempi in atto in europa (e oltre). Particolarmente ampia la sezione dedicata alle ESCO e

Riporto qui alcuni stralci orientati ad inquadrare l'argomento (click sul singolo stralcio per ingrandire)

pagina 55:



pagina 31:



pagina 26:

martedì 12 luglio 2011

Solare Termico - sempre di più

Non si tratta di una iniziativa diretta degli enti locali, ma di una delle multiutilty più grandi del territorio regionale, che sta valutando il potenziamento dell'impianto di teleriscaldamento di Ferrara, ora prevalentemente geotermico, con una logica di sistema energetico integrato tramite l'installazione di 2MWt di pannelli solari termici.
Questo avviene nell'ambito del progetto europeo SDH (Solar District Heating) Take off (programma IEE Intelligent Energy Europe) che vede la partecipazione dell'Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU), di cui HERA fa parte e di Ambiente Italia.

Alcune note extra-territoriali prese da una notizia di stampa specializzata:
il solare termico sta aumentando l'interesse di molti operatori considerando gli aumenti del costo del gas (+60% nell'ultimo anno).
Si stanno mettendo a punto sistemi per l'immagazinamento del calore di grandi capacità e nuovi contratti commerciali di scambio di calore sul posto: in estate consegni il calore in eccesso che poi prelevi in inverno quando ne hai bisogno.

Se ne parlerà a Ferrara il 29-30 settembre all'expo del geotermico in un workshop dedicato al progetto

sabato 9 luglio 2011

Comune di Bologna - lavori in corso

Le azioni svolte dal comune di Bologna sono tante e farne un report sintetico non è immediato. Ma mentre i lavori sono in corso non vorrei lasciare lo spazio del capoluogo in bianco. E riporto un'esperienza che, pur nel suo piccolo, contiene in sé tutto il senso che si cerca di esprimere con questa attività. Eccola sotto forma di racconto.

Tra le tante tavole che hanno accompagnato l'adozione del nuovo strumento urbanistico comunale, evento epocale per una amministrazione comunale, ce ne era una che riportava sulla cartografia comunale le caldaie ad olio combustibile presso i condomini della città. Un'informazione come un'altra, esposta al pubblico per legge in quanto parte integrante del quadro conoscitivo che sta alla base dello strumento urbanistico.

Un impiantista l'ha scovata, immagino per puro caso, e ci ha costruito un piano di marketing. Mesi dopo ha ringraziato il Comune di tanta lungimiranza: le sue azioni mirate sono state un successo, con due conti veloci era facile convincere un'intera assemblea di condominio! L'inconsapevole dirigente che ha voluto che la mappa fosse fatta ha incassato l'inatteso (e sempre più raro) complimento.

Vogliamo chiamarlo open data? Vogliamo chiamarlo trasparenza? Vogliamo chiamarlo: se-la-collettività-paga-per-raccogliere-informazioni-queste-devono-ritornare-alla-collettività-perché-se-vengono-chiuse-in-un- cassetto-è-un-furto?

La mappa è stata fatta per fare ragionamenti di un tipo. La legge ha imposto di pubblicarla. Casualmente un operatore economico ha trovato l'informazione e l'ha usata per tutt'altro scopo. Questo ha generato lavoro e reddito, fatto risparmiare molte famiglie, diminuito (e di molto) co2, polveri sottili e altre amenità varie contribuendo a migliorare l'aria che si respira in città a Bologna.

La morale: il mix di informazioni disponibili e intelligenze genera, senza sforzo diretto dell'amministrazione, un valore che è impossibile (o enormemente costoso) creare in altro modo.
Lo dice la commissione europea da tempo, si sono scritti centinai di libri e migliaia di pagine web, ma questa è la dimostrazione più immediata e concreta che io conosca.

...se quella mappa non veniva pubblicata oggi ci sarebbero ancora caldaie a gasolio in città a Bologna....

giovedì 7 luglio 2011

Bologna ha un nuovo gestore per il servizio illuminazione pubblica

Nel mese di giugno si è conclusa la procedura di gara per l'affidamento dei servizi di "gestione degli impianti di illuminazione pubblica e semaforici e degli impianti tecnologici del tunnel Ravone".

Il contratto è stato affidato CITELUM S.A.- Capogruppo ATI con CPL CONCORDIA.
Sembra già risolta positivamente la vertenza sindacale che coinvolgeva i 17 lavoratori impegnati con il precedente gestore.

Alcuni dati e informazioni:
dall'avviso di aggiudicazione si evidenzia un ribasso economico per la gestione ordinaria (che comprende fornitura energia e manutenzione impianti) pari al 6,6% sull'importo a base d'asta (9,7 + IVA M€ per 2 anni), pari a c.ca 380K€/anno.
La quota di interventi "su richiesta" prevista dal bando appare residuale (100K€), ma dall'atto commissariale di impegno di spesa si deduce che il contratto è congegnato in modo che la quota di interventi "su richiesta" possa essere estesa in base alle risorse disponibili anno per anno.
Esiste quindi un margine contrattuale per la definizione di interventi di efficientamento energetico, la cui attuazione è legata alla capacità di investimento dell'amministrazione e quindi soggetta ai vincoli del patto di stabilità.
Oltre alla componente economica il primo risultato immediato e visibile per la città è il ripristino di accensioni notturne che la gestione commissariale aveva soppresso negli ultimi mesi del 2010.

mercoledì 6 luglio 2011

Energie per la città spa - Cesena

Le ragioni, il percorso e la strategia che hanno portato il Comune di Cesena alla costituzione di una società concentrata sulla realizzazione di interventi energetici sono state descritte nella scheda del Comune di Cesena.

Qui riportiamo i dati essenziali:
SpA, 100% Comune di Cesena, 800K€ capitale sociale, ESCO, struttura tecnica di 5 persone provenienti dal settore lavori pubblici del comune con esperienza specifica in campo energetico. Nasce nel gennaio 2011.

Questo il quadro dei progetti attivi in capo alla società, segue una veloce disamina di ognuno

Le prime azioni attuate riguardano la riduzione "veloce" della bolletta energetica degli oltre 170 edifici comunali. Già le prime azioni su circa 1/3 degli impianti hanno consentito di liberara una significativa quota di risorse sulla spesa corrente (oltre 100K€). L'aspetto interessante (e strategicamente condivisibile) del progetto è la connessione degli impianti termici (per controllo, regolazione e sensori) alla rete telematica. Il nome del progetto è infatti caldaie in rete, e la sua attuazione conforta la necessità strategica di una convergenza sempre maggiore tra i servizi energetici e quelli telematici: una progettazione, una spesa per la realizzazione e diversi obiettivi raggiunti (razionalizzazione dei costi di connessione, utilizzo della rete per la sicurezza degli edifici, abilitazione dell'edificio ad applicazioni di tele-domotica....). La società poi garantirà la manutenzione globale degli edifici pubblici (impianti, involucro, manutenzioni ordinaria e straordinaria, pronto intervento e continui interventi di efficientamento delle prestazioni energetiche)

Produzione energia
Già attivo inoltre il progetto le scuole del sole, finalizzato alla produzione di energia utilizzando i tetti delle strutture scolastiche. A forte impatto educativo per le future generazioni e le loro famiglie.
Sono allo studio interventi per le APEA del territorio e l'impiego di pensile dei parcheggi.

Progetti Europei - School of the future
Grazie alle competenze professionali in materia di finanziamenti europei dell'assessore allo sviluppo sostenibile del Comune di Cesena non mancano i progetti europei già attivi su cui è impegnata la società
In start-up il progetto finanziato dalla Commissione Europea School of the future, che ha l'obiettivo di realizzare interventi su un edificio scolastico che riducano i consumi energetici del 77% (!!!).
Scopo del progetto è realizzare gli interventi, definire e rendere disponibile un modello replicabile in altri contesti. Cesena è l'unica città italiana ed è il paese più a sud. Il progetto è coordinato dal potente (e competente) istituto di ricerca tedesco Fraunhofer Gesellschaft zur angewandten Forschung e.V. Le aspettative del progetto sono molto interessanti e la partecipazione del Comune di Cesena costituisce una garanzia che le ricadute sul territorio regionale possano essere rapide ed efficaci.

Comune di Cesena

Nel programma di mandato della giunta insediata a Cesena nel 2009 erano già indicate le principali azioni nel campo della sostenibilità ambientale (pag. 5):
  • creazione di una società per l'energia
  • piano energetico comunale
  • PA impatto zero
  • riduzione, riciclo, riuso dei rifiuti
L'avvio delle azioni per la loro attuazione è stato pertanto facilitato dall'elevato grado di condivisione politica e reso possibile dall'incontro della nuova giunta con una struttura tecnico amministrativa sensibile e disponibile al cambiamento.
Si tratta sicuramente di condizioni ideali e non comuni, ma che dimostrano che la consapevolezza è il primo e più importante passo da fare insieme: struttura operativa e amministratori pro-tempore.

Piano energetico comunale (e patto dei sindaci)
L'adesione al patto dei sindaci è stata formalizzata in consiglio comunale, all'unanimità, nel novembre 2009. Nel frattempo sono state avviate le attività per la redazione del piano energetico comunale che è stato adottato nel mese di maggio 2010. Il supporto tecnico alla redazione del bilancio energetico è stato dall'Agenzia per l'energia e lo sviluppo sostenibile di Forlì e Cesena, per la redazione del piano e per il supporto partecipativo ci si è avvalsi di AnataresRomagna Innovazione.

Questa attività ha consentito di sottomettere il piano di azioni (PAES), previsto dal protocollo del patto dei sindaci. Questo fa del Comune di Cesena uno dei pochi comuni italiani che è passato alla seconda fase (la terza è la sottomissione periodica di report di monitoraggio delle azioni).

Il Comune ha anche individuato una alleanza di supporto nella Climate Alliance Italy, che supporta, tra gli altri, il Comune di Bolzano e di Genova (unico comune metropolitano italiano che ha presentato il piano di azioni) e che vede tra i suoi partner anche diversi comuni capoluogo emiliani e la stessa Regione.

Società per l'energia
Per concentrare in un unico punto le forze e le competenze necessarie per l'attuazione delle azioni in capo al Comune è stata costituita, nel gennaio 2011, energie per la città, una spa a socio unico, che, da statuto, è aperta all'ingresso di altri soci pubblici (e solo pubblici).

Lo strumento società pubblica è stato giudicato particolarmente efficace in quanto, pur sottostando alle regole pubbliche, conferisce maggiore snellezza e autonomia alle azioni attuative, eliminando alla base le inefficienze che si possono generare nella più complessa organizzazione comunale dovute ai passaggi tra le diverse funzioni dei settori comunali di staff e di line. Ovviamente, come in tutte le esternalizzazioni, devono essere previsti meccanismi di controllo delle performance e dei livelli di servizio. Meccanismi garantiti dalla funzione di governance dal CdA.

Si tratta quindi di una società in house con un mandato molto preciso: attuazione delle azioni in campo energetico sia per l'efficientamento che per l'autoproduzione. La società si configura come ESCO, e come tale è stata dotata di una capitalizzazione adeguata (800 K€) a sostenere gli investimenti necessari. Alla società sono inoltre stati conferiti in comodato d'uso gratuito i tetti degli edifici scolastici. La struttura tecnica della società è costituita da un ufficio del settore lavori pubblici (4-5 persone) che nel tempo aveva costruito significative competenze in materia energetica.

Un sintetico quadro delle attività della società nella scheda dedicata. Qui riportiamo un dato rilevante: i primi interventi su c.ca 1/3 dei 170 edifici in gestione diretta del Comune hanno generato un risparmio sulla spesa corrente di oltre 100K€/anno. E siamo solo all'inizio.

Mobilità e trasporti
Gli interventi su trasporti e mobilità rimangono in capo al comune: questo consente di fattorizzare il problema e non "appesantire" la società di compiti difficili e sui quali non ha ancora maturato competenze. Quindi della rilevante fetta dei consumi (ed emissioni) dovuti ai trasporti si occupa direttamente l'amministrazione: questa l'attuale articolazione degli interventi in corso.

Rifiuti 
Con un impatto diretto sui consumi energetici vanno classificate anche alcune azioni relative ai rifiuti.
L'amministrazione comunale si è fatta promotrice diretta di diversi progetti che stanno modificando la consapevolezza sul territorio in materia.
La disponibilità sul territorio comunale del biodigestore di romagna compost, ha reso più semplice e facilmente attuabile l'avvio della raccolta dell'organico domiciliare. Tra le azioni promosse già nel 2010 il coinvolgimento dei fornai per la campagna di informazione ed il riutilizzo del sacchetto del pane come contenitore dell'organico.
Sotto il nome 3R (Ridurre, Riutilizzare, Riciclare) vanno tutte le azioni che riguardano le politiche dei rifiuti. In particolare sul tema della riduzione è stato creato un tavolo di lavoro con la GDO, commercianti e associazioni di consumatori per ridurre i rifiuti alla fonte.
Le azioni di riduzione dei rifiuti sono finanziate con dal progetto europeo Zero Trade di cui il comune di Cesena è capofila.

Queste le pagine del sito dell'ammistrazione comunale a tutte le azioni in campo ambientale e alle partecipazioni ai progetti europei del comune di Cesena.

mercoledì 29 giugno 2011

EN.COR srl - Correggio

Tra le diverse azioni in campo energetico avviate dal comune di Comune di Correggio c'è anche la costituzione di una società per l'energia. ENergia CORreggio srl.

La società è una srl con socio unico nata alla fine del 2007 come società in grado di svolgere servizi in house per il proprio socio e per il mercato. Ora (è in corso la trasformazione) è una società strumentale del Comune.

Le principali attività:
  1. produzione di energia da fonti rinnovabili (prevalente)
  2. realizzazione di interventi di razionalizzazione ed efficientamento energetico su immobili e servizi del Comune (al bisogno)
  3. supporto per la pianificazione energetica (ormai residuale)
L'azienda è anche un vero e proprio centro di formazione, con un aula attrezzata, materiale didattico e percorsi tra gli impianti per il pubblico. Sono fissati 2 giorni di visita per il pubblico e l'afflusso di tecnici e amministratori da diverse zone d'Italia è continuo.

Nasce con un apporto di capitale minimo da parte del Comune e sviluppa la propria attività con soli affidamenti bancari. Il Piano prevede oltre 40M€di investimenti con un volume d'affari atteso a regime attorno ai 17M€/anno. L'indebitamento è tutto a carico della srl evitando impatti sul patto di stabilità del Comune (la norma e il tipo di servizio lo consentono).

La società si configura anche come ESCO: il comune scarica sulla propria azienda i rischi connessi alla realizzazione e conduzione degli impianti.

Attualmente la produzione di energia elettrica e il conseguente incasso degli incentivi e dei proventi della vendita costituiscono le maggiori entrate. Esiste un piano per la realizzazione di 7-8 microcentrali di produzione di energia termica e una rete di teleriscaldamento finanziata da Regione. Gli impianti sono stati posizionati attorno al confine del piccolo centro abitato e vengono vissuti dagli abitanti come "la propria caldaia condivisa con i vicini". Tutti gli atti sono stati approvati all'unanimità in consiglio comunale. La rete di teleriscaldamento sarà di proprietà comunale e la sua realizzazione è stata affidata ad EN.COR che è diventato un distretto energetico regionale. E' in corso anche la realizzazione di rete ed impianti di una APEA collocato nel territorio comunale.

Le tecnologie utilizzate sono le più disparate e non è questa la sede per un approfondimento (per il quale vale la pena una visita). La progettazione degli impianti è tutta interna il che consente anche di sperimentare tecnologie innovative, grazie a finanziamenti regionali ed europei.

All'azienda è stato inoltre affidato il servizio energetico degli edifici di proprietà comunale. Esegue quindi la fornitura del vettore energetico (gas) ma è concentrata sul suo risparmio: con la sola razionalizzazione dei tempi di accensione degli impianti e di controllo delle temperature ha risparmiato 4.500 ore termiche nel corso del 2010. Interessante anche il censimento di 60 boiler elettrici nei vari edifici comunali che erano accesi 24h/giorno. Oggi sono ridotti a 15 che rimangono accesi 4 ore/giorno.

L'azienda, con la Provincia di Reggio, sperimenterà, grazie ad un progetto europeo, una stazione di ricarica di mezzi di trasporto pubblico elettrici direttamente dal generatore fotovoltaico. Il piazzale è in corso di espansione e ristrutturazione per diventare un distributore di elettricità per automezzi che saranno impiegati per il trasporto pubblico.

martedì 28 giugno 2011

Agenzia per l'energia di Parma

L'Agenzia per l'energia di Parma è nata grazie ad un finanziamento europeo nel 2006.
Dal 2008 è una srl la cui proprietà è paritetica tra comune capolugo e provincia con una piccola quota di infomobility, società interamente posseduta dal comune.

L'oggetto sociale recita: promozione dell'uso razionale dell'energia, dell'utilizzo delle fonti di energia rinnovabili e della mobilità sostenibile a livello locale con il coinvolgimento di produttori, operatori di settore e cittadini in generale

L'attivitò prevalente in passato è stata quella di fornire supporto all'amministrazione comunale nella formazione del Piano energetico comunale, di cui è in corso la revisione (questa la notizia di stampa dell'affidamente dell'incarico nel 2009 all'Agenzia con la dichiarazione degli obiettivi politici) e per la revisione del Regolamento Energetico Comunale (fino a questo momento unica esperienza censita in Regione).
Il REN è parte integrante del RUE ed è basato su tre pilastri:
  1. adozione degli indirizzi regionali di cui alla delibera regionale 156/2008 (poi successivamente integrati)
  2. estensione dei requisiti cogenti
  3. incentivi e premialità
Il calcolo degli incentivi si basa su un meccanismo di assegnazione di punteggio ad ogni intervento. In tal modo la tipologia di interventi viene individuata dal progettista in funzione delle specificità del progetto, piuttosto che essere definita a priori dall'amministrazione.

Un aumento degli indici di edificabilità è dato invece a chi, nella presentazione di un piano attuativo, realizza misure di mitigazione e compensazione descritte in apposito allegato alla normativa urbanistica. Questo comporta che nella redazione dei PUA possano essere concordati significativi interventi a favore della sostenibilità energetica ed ambientale sulla scala più ampia di un intero comparto. Alcuni esempi: teleriscaldamento, impianti e rete per il riutilizzo delle acque piovane e separazione da acque nere....

La normativa è in forte evoluzione sia sul piano locale (è in corso la sua revisione) sia sul piano nazionale, con il recepimento della direttiva 31/2010 che impone edifici a consumo "quasi zero".

Nota del redattore: l'azione normativa locale è però fondamentale in quanto "accompagna" la filiera edilizia alla maturazione di competenze e tecnologie sempre più efficienti. In assenza di tale azioni il "salto" a requisiti troppo elevati sarebbe non sopportabile.

Catasto impianti termici: esperienza di dematerializzazione
A tale attività di supporto si affianca anche il servizio Calore pulito sul territorio del comune capoluogo, in base ad un protocollo sottoscritto da Agenzia, Comune e rappresentanza dei tecnici manutentori, con i quali è stato fissato anche un listino di riferimento (con valori minimi e massimi). Il servizio è dettagliatamente descritto nella sezione del sito dell'Agenzia dedicato. Particolarmente interessanti gli aspetti di dematerializzazione (è il tecnico professionista che provvede all'inserimento dati nel sistema) e quelli di targatura degli impianti (essenziale per una buona gestione del catasto termico). La sperimentazione, avviata da un paio di mesi, ha già dato esiti positivi: meno del 5% (dopo tre mesi) dei modelli 10 e 11 arrivano ancora in formato cartaceo: un vero successo! Il sw utilizzato è quello regionale.

Nota del redattore: il progetto potrebbe essere completato attuando, sulla linea di quanto fatto dal Comune di Bologna, una convenzione con CCIAA per la dematerializzazione delle dichiarazioni di conformità impianti, tra cui anche quelli termici, ottenendo così anche il dato delle "nuove accensioni", anch'esso fondamentale per la gestione del catasto termico e per l'efficacia dei controlli.

In previsione la diagnosi energetica da parte dell'Agenzia per alcuni edifici ACER.

Il Comune di Parma non ha aderito al Patto dei sindaci, ma ha redatto con propria metodologia, un libro bianco, nel quale definisce i propri obiettivi in funzione degli obiettivi europei 20-20-20.

Comuni aderenti al patto dei sindaci in ER

Sulla base dell'elenco dei comuni disponibile sul sito ufficiale del patto dei sindaci risulta che in Emilia Romagna hanno aderito al patto 27 comuni. Si tratta di una prima veloce analisi da verificare.
Questo l'elenco:

Provincia
Nome
Data
BO
Bologna
22/12/2008
BO
Castel Maggiore
27/04/2011
BO
Zola Predosa
09/03/2011
FC
Cesena
26/11/2009
FC
Forlì
18/10/2010
FE
Copparo
15/11/2010
FE
Tresigallo
10/02/2011
MO
Castelfranco Emilia
14/12/2009
MO
Castelnuovo Rangone
31/03/2010
MO
Concordia Sulla Secchia
23/02/2010
MO
Fiorano Modenese
10/02/2010
MO
Formigine
29/10/2009
MO
Maranello
01/09/2009
MO
Medolla
26/01/2010
MO
Mirandola
21/12/2009
MO
Modena
14/01/2010
MO
San Felice Sul Panaro
23/12/2009
MO
San Possidonio
29/03/2010
MO
Sassuolo
28/09/2010
MO
Soliera
30/11/2009
MO
Vignola
29/06/2010
PC
Ottone
09/04/2010
PC
Piacenza
19/04/2010
RA
Ravenna
24/11/2008
RA
Solarolo
27/07/2010
RE
Castelnovo Ne' Monti
20/07/2010
RN
Rimini
22/01/2009

A queste amministrazioni va sicuramente aggiunto il Comune di Parma in quanto, pur non avendo aderito al patto dei sindaci, ha comunque redatto un proprio libro bianco che fa il bilancio energetico e fissa gli obiettivi territoriali per il 2020.

Per un totale complessivo di oltre 1,5 milioni di abitanti, poco meno del 30% della popolazione della Regione.

Queste invece le amministrazioni censite dal sito italiano: ne risultano solo 16 e ci sono alcune incongruenze (es: comune di Correggio che sul sito italiano risulta avere aderito nel 2008 ma non risulta sul sito europeo).

Ulteriore fonte: il sito del club del patto dei sindaci di Modena. Ne censisce 16, ma sappiamo che sono già 20. Il che significa che sono almeno 34 i comuni in regione i comuni che hanno aderito.
Pare impossibile avere un'unica fonte affidabile, tocca di incrociare diverse fonti e tenere aggiornata la situazione non è facile.

venerdì 24 giugno 2011

Fotovoltaico e consumo di suolo

Nulla a che fare con la rilevazione in corso, ma un recente e autorevole commento di Mauro Zambrini, AD di Ambiente Italia che vale la pena leggere. Oltre a considerazioni dell'autore sulle diverse leggi regionali, ci sono anche dati interessanti che potrebbero essere utili.

“Il sole sulla terra” – Fotovoltaico e consumo di suolo (di Mario Zambrini)

giovedì 23 giugno 2011

Correggio

Il Comune di Correggio ha fatto il proprio Piano Energetico Comunale, che sta confluendo nel percorso del patto dei sindaci. Tra le diverse azioni ha scelto di creare una propria società per l'energia.
Si tratta di una ESCO che realizza interventi sul territorio comunale di cui si parla qui.

Il Comune di Correggio ha poi integrato il proprio Regolamento Edilizio (non ancora RUE) con un apposito allegato che qui viene brevemente riassunto in tre punti:

requisiti
  • modalità di lavoro
  • incentivi



elenco dei requisiti (C= cogenti, V= volontari):
INVOLUCRO
orientamento dell'edificio (C)
protezione dal sole (C)
inerzia termica (C)
isolamento termico (C)
indice di prestazione energetica dell'edificio (C)
IMPIANTI
ventilazione meccanica (V)
impianti centralizzati di produzione di calore (C)
sistemi di produzione ad alto rendimento (C)
contabilizzazione energetica (C)
regolazione locale di temperatura dell'aria (C)
sistemi a bassa temperatura (V)
efficienza illuminazione naturale (V)
efficienza elettrodomestici (V)
allacciamento acqua calda per elettrodomestici (V)
dispositivi per la gestione e il controllo degli edifici (C)
FER
impianti solari termici (C)
solare fotovoltaico (C)
sistemi solari passivi (V)
impianti a biomasse (V)
geotermia (V)
SOSTENIBILITA' AMBIENTALE
valutazioni energetiche nei piani attuativi (C)
certificazione ambientale (V)
materiali ecosostenibili (V)
riduzione del consumo d'acqua potabile (V)
recupero acque piovane (V)
Tetti verdi (V)
inquinamento luminoso (C)

Metodo di lavoro (disciplinare energetico)

  • alla domanda (o deposito) ==> allega la documentazione specifica prevista per la qualificazione energetico-ambientale prevista dall'allegato al Regolamento Edilizio
  • Prima dell’inizio dei lavori ==> si impegna ad organizzare con il tecnico incaricato dal comune tutti i sopralluoghi in cantiere necessari per documentare e verificare gli interventi
  • durante i lavori ==> presenta tutta la documentazione relativa alle certificazioni dei materiali e serramenti
  • alla fine lavori (o agibilità) ==> consegna di attestazione asseverata e della certificazione energetica
Commento: si sa che il sopralluogo in cantiere è quello più importante per evitare l'insorgere di contenziosi.


Incentivi
Meccanismo: se il proprietario certifica con il metodo individuato dal comune può ottenere incentivi fino al 50% degli oneri di urbanizzazione secondaria:
Casa clima è l'ente certificatore con cui il Comune ha stipulato una convenzione per riconoscere le certificazione di questo ente.
La tabella degli incentivi:
Classe Casa Clima         Riduzione oneri U2
             B                                     25%
             B plus                              50%
            A e tutte le classi superiori 50%