venerdì 4 novembre 2011

Sul fotovoltaico

Ancora un argomento di carattere generale, cioè non territoriale: costi e benefici del fotovoltaico. Uno studio importante in quanto esce anche con il marchio di Confindustria e sancisce il sempre più veloce sdoganamento del fotovoltaico nella cultura industriale del nostro paese.

Si tratta di uno studio, condotto ANIE/GIFI  (il GIFI è gruppo di imprese fotovoltaiche che si è costituito all'interno di ANIE -  imprese elettroniche e elettrotecniche - aderente a Confindustria), che contiene dati interessanti e sintetici su questi aspetti:
  • I benefici per l’economia nazionale
    40 miliardi di euro - il 70% del reddito rimane sul territorio nazionale - 18.500 addetti diretti - 100.000 con l'indotto
  • L’impatto del fotovoltaico sulle bollette elettriche
    il costo del fotovoltaico oggi è 1/5 della componente A3 e pesa l'1,5% sulla bolletta. Ogni euro di incentivo erogato produce 10 euro di giro d'affari
  • L’integrazione del fotovoltaico nel mercato elettrico
    Grid parity a partire dal 2013 - nuove tecnologie per gestire l'intermittenza
  • La riduzione del prezzo dell’energia nel mercato elettrico
    abbattimento dei costi sul mercato elettrico (qui una spiegazione non tecnica del fenomeno)
  • Riduzione dell’import di energia elettrica e di fonte primaria fossile
    2 Mtep non comprati all'estero / anno (stima di fine giugno 2011)
  • Le entrate per lo Stato
    il giro d'affari di 40 mld è pari al 2,5% del PIL. Tasse su incentivi e IVA per oltre 4 mld
  • Il contributo del fotovoltaico al raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto
    oggi 6,3 tonnellate di CO2 in meno all'anno. Oggi il debito rispetto ai limiti di Kyoto è pari a 800 milioni di euro e si stima possa arrivare a quasi 2mld a fine 2012
  • Il supporto all’indipendenza dal costo del petrolio
    FV come strategia di welfare per la messa in sicurezza delle famiglie da incrementi del costo delle energie primarie fossili
Questo il testo completo (13 pagine)




2 commenti:

  1. Cito da robertosaija.it: “Le città invece che scrivere “denuclearizzato” nel cartello che indica l’inizio del territorio comunale dovrebbero avere da una a cinque stelle verdi, a seconda di quanta energia viene prodotta nel comune stesso, a fronte di quella che consuma, e se l’energia che produce è rinnovabile oppure inquinante”

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  2. @bla78. Quoto, anche se vedrei meglio un display che nel tempo cresce! (cambiare i cartelli costa....). Comunque l'impatto sulla consapevolezza sarebbe davvero notevole...
    La userò presto.

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